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Qual è la differenza tra giapponese e cinese?

1. Breve introduzione - Mandarino

Il mandarino, noto anche come cinese standard, è la lingua standard ufficiale della Cina e una delle lingue ufficiali della Repubblica Popolare Cinese. Si basa sui dialetti della Cina settentrionale ed è stato standardizzato negli anni '50 per facilitare la comunicazione in tutto il paese. Il mandarino è una lingua importante nella Cina continentale, a Taiwan, a Singapore e in Malesia.

Il sistema fonetico utilizzato per il mandarino è chiamato Hanyu Pinyin, che impiega l'alfabeto latino per scrivere i suoni dei caratteri cinesi. Questo sistema è ampiamente utilizzato per scopi educativi e per annotare la pronuncia. I caratteri cinesi semplificati sono il sistema di scrittura standard per il mandarino, diversi dai caratteri tradizionali, e sono utilizzati in molte comunità cinesi e negli studi cinesi internazionali.

2. Riconoscere il cinese tra caratteri tradizionali e caratteri semplificati

I caratteri cinesi tradizionali e i caratteri cinesi semplificati sono due forme di cinese scritto, ciascuna con caratteristiche distinte:

① Caratteri cinesi tradizionali:

    Questi caratteri sono la forma originale e più complessa dei caratteri cinesi.

    Vengono utilizzati in regioni come Taiwan, Hong Kong e Macao.

I caratteri tradizionali presentano più tratti e sono spesso considerati più intricati e artistici.

② Caratteri cinesi semplificati:

    Questi caratteri furono introdotti a metà del XX secolo nella Cina continentale per aumentare i tassi di alfabetizzazione.

    Sono più semplici, con meno tratti, il che li rende più facili da scrivere e da imparare.

    I caratteri semplificati sono lo standard nella Cina continentale, a Singapore e in Malesia.

Ad esempio, il carattere per "amore" nel cinese tradizionale è "愛", mentre nel cinese semplificato è scritto come "爱". La scelta tra caratteri tradizionali e semplificati spesso dipende da convenzioni regionali, fattori storici e preferenze personali.

3. Riconoscere il cinese tra i vari dialetti

Il cinese è una lingua con numerosi dialetti e, sebbene il mandarino sia lo standard ufficiale, ci sono diversi gruppi dialettali principali. Ecco alcuni dei principali:

①Mandarino (Putonghua):

    Cinese standard e lingua ufficiale della Cina.

    Parlato nella Cina settentrionale e sudoccidentale.

    Include vari sottodialetti.

②Cantonese:

    Parlato nel Guangdong, Hong Kong e Macao.

    Ha toni e vocabolario distinti rispetto al mandarino.

    Ampiamente parlato tra le comunità cinesi all'estero.

③Shanghainese:

    Parlato nella regione di Shanghai.

    È un dialetto Wu e differisce notevolmente dal mandarino.

④Hokkien (Min Nan):

    Parlato nella provincia del Fujian, a Taiwan e tra le comunità cinesi all'estero.

    Uno dei dialetti cinesi Min.

⑤Hakka:

    Parlato in varie parti della Cina, a Taiwan e in comunità in tutto il mondo.

    Noto per la sua fonetica e il suo vocabolario unici.

⑥ Teochew (Chaozhou):

    Parlato nella provincia orientale del Guangdong.

    È una variante del cinese Min Nan.

⑦Hunanese (Xiang):

    Parlato nella provincia di Hunan.

    Ha diversi sottodialetti.

⑧Lingue HmongMien:

    Parlato dalle minoranze etniche della Cina meridionale.

È importante notare che questi sono solo alcuni esempi e ci sono molti altri dialetti cinesi. Il mandarino, essendo la lingua ufficiale, è la più parlata, ma i dialetti regionali svolgono un ruolo significativo nella comunicazione locale e nell'identità culturale.

4. Breve introduzione – Giapponese (Hiragana e Katakana)

Il giapponese è una lingua che usa una combinazione di tre sistemi di scrittura: Kanji, Hiragana e Katakana. Ecco una breve introduzione a Hiragana e Katakana:

① Carattere alfabeto:

    L'hiragana è un sillabario composto da 46 caratteri.

    Ogni carattere rappresenta una singola sillaba e viene utilizzato principalmente per parole ed elementi grammaticali giapponesi nativi.

    I caratteri hiragana sono corsivi e arrotondati.

    Vengono comunemente utilizzati in combinazione con i caratteri Kanji.

②Katakana:

    Il Katakana è un altro sillabario con gli stessi 46 caratteri dell'Hiragana.

    Come l'hiragana, ogni carattere rappresenta una sillaba, ma il katakana è spesso utilizzato per prestiti linguistici, termini tecnici e scientifici e nomi.

    I caratteri Katakana hanno un aspetto più spigoloso e dritto rispetto alle forme arrotondate degli Hiragana.

    Viene utilizzato anche per dare enfasi o evidenziare determinate parole.

Sia l'Hiragana che il Katakana, insieme ai caratteri Kanji, sono parte integrante del giapponese scritto. Forniscono un mezzo versatile per esprimere un'ampia gamma di parole e concetti, combinando elementi giapponesi nativi con influenze straniere. Imparare questi script è essenziale per la competenza nella lettura e nella scrittura in giapponese.

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Il giapponese e il cinese sono lingue distinte con radici e strutture linguistiche diverse. Ecco alcune differenze chiave:

5.1 Differenza grammaticale

Certamente, ecco alcune differenze grammaticali fondamentali tra giapponese e cinese:

Grammatica giapponese:

① Ordine delle parole soggetto-oggetto-verbo (SOV):

    Il giapponese segue in genere un ordine di parole Soggetto-Oggetto-Verbo. Il verbo si trova alla fine della frase.

   Esempio: 彼女は本を読む (Kanojo wa hon o yomu) Legge un libro.

② Particelle:

    Il giapponese usa particelle per indicare relazioni grammaticali tra parole in una frase. Ad esempio, la particella “は” (wa) indica l'argomento della frase, e “を” (o) indica l'oggetto diretto.

   Esempio: 私は学生です (Watashi wa gakusei desu) Sono uno studente.

③ Coniugazione dei verbi:

    I verbi giapponesi sono coniugati per indicare il tempo verbale, la cortesia e altre caratteristiche grammaticali.

   Esempio: 行く (iku) andare

    Tempo presente: 行きます (ikimasu) vado.

    Passato: 行きました (ikimashita) Sono andato.

Grammatica cinese:

①Ordine delle parole soggetto-verbo-oggetto (SVO):

    In genere il cinese segue l'ordine Soggetto-Verbo-Oggetto, simile all'inglese.

   Esempio: 他看书 (Tā kàn shū) Legge un libro.

②Nessuna coniugazione verbale:

    A differenza del giapponese, i verbi cinesi non subiscono coniugazione per tempo, aspetto o modo. La stessa forma verbale è usata indipendentemente da questi fattori.

    Esempio: 我去 (Wǒ qù) vado; 我去过 (Wǒ qù guò) Me ne sono andato.

③Uso delle parole di misura:

    Il cinese usa spesso parole di misura (量词 liàngcí) per quantificare i nomi. Ogni categoria di nomi ha la sua parola di misura specifica.

    Esempio: 三本书 (Sān běn shū) Tre libri.

Sebbene entrambe le lingue condividano alcune caratteristiche grammaticali, come l'uso delle particelle in giapponese e delle parole di misura in cinese, le strutture grammaticali complessive sono diverse e riflettono le caratteristiche linguistiche uniche di ciascuna lingua.

5.2 Pronuncia

La pronuncia in giapponese e cinese differisce a causa delle variazioni nei loro sistemi fonetici. Ecco una breve panoramica delle caratteristiche della pronuncia in ciascuna lingua:

Pronuncia giapponese:

①Vocali:

   Il giapponese ha un sistema vocalico relativamente semplice, con cinque vocali brevi: /a/, /i/, /u/, /e/ e /o/.

   Nella lingua giapponese la lunghezza delle vocali è fondamentale e ci sono anche vocali lunghe.

② Consonanti:

    Il giapponese ha un set limitato di suoni consonantici rispetto ad altre lingue. Ad esempio, non c'è distinzione tra /l/ e /r/.

    Il suono "r" giapponese è tipicamente un battito o un suono laterale, non un suono arrotolato o trillato, come in alcune varianti dell'inglese o dello spagnolo.

③Accento tonale:

    Il giapponese è noto per il suo sistema di accento tonale, in cui il tono o l'intonazione di una parola può cambiarne il significato. Alcune parole hanno un tono alto su una sillaba, mentre altre hanno un tono basso.

Pronuncia cinese (mandarino):

①Vocali:

    Il cinese mandarino ha un inventario vocalico più ampio rispetto al giapponese, comprese vocali semplici e dittonghi.

    Nel mandarino la lunghezza delle vocali non è così importante come lo è nel giapponese.

②Consonanti:

    Il mandarino ha un set di suoni consonantici più esteso rispetto al giapponese. Ad esempio, il mandarino ha consonanti retroflesse (ad esempio, zh, ch, sh) che sono assenti nel giapponese.

    Il mandarino ha quattro toni principali, più un tono neutro. Il tono in cinese può cambiare il significato di una parola.

③Toni:

    Il cinese mandarino è una lingua tonale, il che significa che il tono o l'altezza con cui una parola viene pronunciata può cambiarne il significato. Ci sono quattro toni principali e un tono neutro nel mandarino.

Somiglianze:

    Entrambe le lingue condividono alcuni suoni comuni dovuti all'influenza linguistica storica, in particolare nell'adozione dei caratteri cinesi (kanji) in giapponese.

Entrambe le lingue utilizzano la scrittura sillabica per scopi specifici (hiragana e katakana in giapponese e bopomofo in alcuni dialetti cinesi).

La pronuncia può essere impegnativa per gli studenti, e fare pratica con madrelingua o risorse linguistiche può essere utile per padroneggiare i suoni di ogni lingua. È anche importante notare che all'interno del cinese, diversi dialetti possono avere variazioni nella pronuncia.

5.3 Il modo di parlare e le buone maniere sociali

Il modo di parlare e le buone maniere nelle culture giapponese e cinese possono essere influenzati da valori tradizionali, norme sociali e fattori storici. Ecco alcune osservazioni generali sul modo di parlare e le buone maniere in ogni cultura:

Buone maniere sociali giapponesi:

①Cortesia e formalità:

    La cultura giapponese pone una forte enfasi sulla cortesia. Esistono diversi livelli di cortesia e il livello appropriato dipende da fattori come gerarchia sociale, età e contesto.

    L'uso di termini onorifici e di un linguaggio cortese è comune, soprattutto quando ci si rivolge a superiori, anziani o in situazioni formali.

②Comunicazione non verbale:

    La comunicazione non verbale, come l'inchino, è parte integrante delle buone maniere sociali giapponesi. La profondità e la durata di un inchino possono trasmettere significati diversi, tra cui rispetto e gratitudine.

    In certe situazioni, mantenere il contatto visivo come avviene nelle culture occidentali può essere considerato maleducato.

③Armonia di gruppo:

    Il concetto di "wa" (armonia) è cruciale nella cultura giapponese. Le persone spesso danno priorità all'armonia di gruppo rispetto all'espressione individuale, e questo si riflette negli stili di comunicazione.

④Comunicazione indiretta:

    La comunicazione giapponese tende a essere più indiretta. Non è raro usare espressioni e gesti impliciti piuttosto che dichiarazioni esplicite per trasmettere un messaggio.

Buone maniere sociali cinesi:

①Rispetto per gli anziani:

    La cultura cinese attribuisce un grande valore al rispetto per gli anziani e le figure autorevoli. Sono attese cortesia e deferenza, e rivolgersi agli anziani con onorificenze appropriate è comune.

②Formalità negli affari:

    In contesti aziendali formali, la comunicazione cinese tende a essere più formale, con titoli e formalità che svolgono un ruolo significativo. Costruire relazioni personali prima di impegnarsi in discussioni aziendali è spesso considerato importante.

③Gerarchia e stato:

    La gerarchia sociale gioca un ruolo nella comunicazione cinese. Le persone possono adattare il loro linguaggio e comportamento in base allo status sociale della persona con cui stanno interagendo.

④Comunicazione diretta:

    Lo stile di comunicazione cinese può essere più diretto rispetto a quello giapponese. È comune esprimere opinioni e fare richieste più esplicite.

⑤Gesti e linguaggio del corpo:

    Certi gesti e linguaggio del corpo, come annuire, sono comuni nella comunicazione cinese. Tuttavia, l'interpretazione dei gesti può variare a seconda delle diverse regioni e comunità all'interno della Cina.

Somiglianze:

Entrambe le culture valorizzano l'umiltà, la modestia e la necessità di evitare il confronto nella comunicazione.

Salvare la faccia (mantenere la dignità ed evitare l'imbarazzo) è importante sia nella cultura giapponese che in quella cinese.

Fare regali è una pratica comune in entrambe le culture come segno di rispetto e gratitudine.

Sebbene queste osservazioni forniscano una comprensione generale, è importante notare che il comportamento individuale può variare e che le norme culturali non sono universalmente seguite. Inoltre, la globalizzazione e la modernizzazione hanno portato a cambiamenti negli stili di comunicazione sia nelle società giapponesi che in quelle cinesi.

6. Somiglianze tra cinese e giapponese

Sebbene le culture cinese e giapponese siano distinte, condividono alcune somiglianze, spesso influenzate da interazioni storiche e scambi culturali. Ecco alcuni punti in comune tra le culture cinese e giapponese:

①Sistema di scrittura:

    Sia il sistema di scrittura cinese che quello giapponese utilizzano in una certa misura i caratteri cinesi (kanji in giapponese). Mentre i caratteri possono avere significati simili, la pronuncia e l'uso possono differire.

②Influenza culturale:

    La cultura cinese ha avuto un impatto significativo sulla cultura giapponese nel corso della storia. Elementi come il confucianesimo, il buddismo, le arti tradizionali e i sistemi di governo sono stati adottati e adattati dai giapponesi.

③Cultura del tè:

    Sia la cultura cinese che quella giapponese hanno una forte tradizione di consumo di tè. Le cerimonie del tè, influenzate dal Buddhismo Zen, sono importanti pratiche culturali in entrambe le società.

④Influenza filosofica:

    Entrambe le culture sono state influenzate da tradizioni filosofiche. Confucianesimo, Daoismo (Taoismo) e Buddhismo hanno plasmato aspetti etici, morali e spirituali sia nelle società cinese che giapponese.

⑤Festival culturali:

    Sebbene le usanze e i rituali specifici possano differire, sia la cultura cinese che quella giapponese celebrano feste che spesso affondano le radici nei calendari agricoli o lunari. Esempi includono il Capodanno cinese e varie feste tradizionali giapponesi.

⑥Rispetto per la tradizione:

    Entrambe le culture attribuiscono un grande valore alla tradizione, alla famiglia e al rispetto per gli anziani. Gli antenati sono onorati e c'è un senso di continuità nelle pratiche e nei rituali culturali.

⑦Tradizioni artistiche:

    Le arti tradizionali come la calligrafia e la pittura a inchiostro presentano somiglianze sia nella cultura cinese che in quella giapponese. Sebbene ciascuna abbia i propri stili unici, vi sono influenze e tecniche condivise.

⑧Valori confuciani:

    I valori confuciani, come la pietà filiale e il rispetto per l'autorità, hanno avuto un ruolo nel plasmare le norme sociali sia nella società cinese che in quella giapponese.

⑨Influenza della natura:

    Entrambe le culture hanno un profondo apprezzamento per la natura, e questo si riflette nella loro arte, poesia e filosofia. Le stagioni che cambiano e gli elementi naturali sono spesso celebrati nella letteratura e nelle arti visive.

⑩Collettivismo:

    Entrambe le società hanno un orientamento storicamente collettivista, che enfatizza l'armonia di gruppo e il benessere della comunità rispetto agli interessi individuali. Ciò si riflette nelle strutture sociali, nelle dinamiche familiari e nelle aspettative sociali.

Sebbene esistano queste somiglianze, è importante riconoscere e rispettare le differenze tra la cultura cinese e quella giapponese. Ognuna ha la sua storia, lingua, costumi e norme sociali uniche che contribuiscono alla sua identità distinta. Inoltre, le esperienze individuali e le variazioni regionali all'interno di ogni paese possono diversificare ulteriormente le pratiche e le prospettive culturali.

7. L'origine del cinese e del giapponese

Le lingue parlate in Cina e Giappone sono distinte e appartengono a famiglie linguistiche diverse. Ecco una breve panoramica delle origini linguistiche del cinese e del giapponese:

Lingua cinese:

1. Famiglia linguistica:

    Il cinese è un membro della famiglia linguistica sino-tibetana. All'interno della famiglia sino-tibetana, il cinese appartiene al ramo sinitico, che include anche vari dialetti cinesi.

2. Radici antiche:

    La lingua cinese ha radici antiche che risalgono a migliaia di anni fa. La forma più antica conosciuta di cinese scritto si trova nelle iscrizioni su ossa oracolari della dinastia Shang (circa 1600-1046 a.C.).

3. Logografico Sistema di scrittura:

    I caratteri cinesi, noti come hanzi, sono logogrammi che rappresentano parole o morfemi. La natura logografica della scrittura cinese significa che ogni carattere può rappresentare una sillaba o un concetto, e gli stessi caratteri possono essere pronunciati in modo diverso in dialetti diversi.

4. Sistema tonale:

    Il cinese mandarino, la lingua ufficiale della Cina, è noto per il suo sistema tonale. Ci sono quattro toni principali e un tono neutro, e l'altezza o l'intonazione di una parola può cambiarne il significato.

Lingua giapponese:

1. Famiglia linguistica:

    Il giapponese non è direttamente imparentato con il cinese. È un membro della famiglia linguistica giapponese. Si pensa che la famiglia giapponese sia composta dal giapponese e dalle lingue Ryukyuane parlate nella regione di Okinawa.

2. Influenza cinese:

    Sebbene il giapponese e il cinese siano famiglie linguistiche separate, il sistema di scrittura giapponese è stato fortemente influenzato dal cinese. I caratteri cinesi, o kanji in giapponese, sono stati importati per rappresentare la lingua scritta. Il giapponese ha anche preso in prestito alcune parole e concetti dal cinese.

3. Scritture sillabiche:

    Oltre ai kanji, il giapponese usa due scritture sillabiche: hiragana e katakana. Queste scritture sono usate per scrivere parole giapponesi native, elementi grammaticali e prestiti stranieri. A differenza del cinese, il giapponese ha una scrittura fonetica più semplice.

4. Accento tonale:

    Il giapponese è noto per il suo sistema di accento tonale, in cui il tono o l'intonazione di una parola può cambiarne il significato. Alcune parole hanno un tono alto su una sillaba, mentre altre hanno un tono basso.

Interazione storica:

L'interazione storica tra Cina e Giappone ha influenzato il panorama linguistico. I caratteri cinesi sono stati introdotti in Giappone e molti sono stati adottati nel sistema di scrittura giapponese. Tuttavia, le lingue parlate sono fondamentalmente diverse.

Nonostante l'uso dei caratteri cinesi nella scrittura giapponese, la struttura grammaticale, il vocabolario e la fonetica del cinese e del giapponese rimangono distinti.

In sintesi, sebbene esistano connessioni storiche e culturali tra Cina e Giappone, le loro lingue appartengono a famiglie linguistiche diverse. Il cinese è una lingua sino-tibetana e il giapponese è una lingua nipponica con le sue caratteristiche linguistiche uniche.

8. Riepilogo

Il cinese (mandarino) e il giapponese appartengono a famiglie linguistiche diverse: il cinese utilizza caratteri logografici e toni, mentre il giapponese impiega caratteri cinesi insieme a scritture sillabiche e accenti tonali, dando origine a sistemi linguistici distinti nonostante le interazioni storiche e culturali.

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